Alla ricerca del filo conduttore..il mio modo di viaggiare

Alla ricerca del filo conduttore” , il titolo di questo mio post inerente il mio modo di viaggiare e di essere.

Viaggiare per me non è mai stato fare collezione di bandierine in giro per il mondo; ho sempre cercato un significato più profondo nel termine viaggiare e l’ho scoperto quando ho incominciato ad essere più curioso e preparato.

Viaggiare costa,senza dubbio e nessuno ti regala niente; i miei viaggi di “approfondimento” o di “reportage” intanto durano come minimo 3 settimane, proprio per cercare di ammortizzare la spesa e per conoscere al meglio quello che sto cercando.

Il mio motto può essere “meglio qualche viaggio in meno ma di più giorni”..la toccata e fuga non fa per me.

Chiamiamolo un viaggio di scoperta? beh, si in un certo senso il viaggio è scoperta;però..scoprire cosa? Capitarci per caso in un posto e scoprire qualcosa? Ogni tanto può succedere anche questo, ma il vero viaggio sta nella preparazione.

Quando parlo di preparazione intendo che i mesi (o anni precedenti) si è cercato di “entrare in sintonia” con il luogo o paese di prossima visita, la cultura,la gente, la geografia etc…e per quanto mi riguarda, trovare il “FILO CONDUTTORE” che seguirò nell’affrontare il viaggio.

Ecco che quindi, da viaggio di scoperta, diventa viaggio di ricerca; andare sul posto per conoscere la gente, affrontare magari imprevisti, farsi delle levatacce per seguire il FILO conduttore.

La superficialità si paga, soprattutto in alcuni paesi “difficili” (e ve ne sono molti)..aprire blog o scrivere nei forum per criticare e sparlare di un paese o di una cultura si fa molto presto; ma quante di queste persone sono andate preparate? quante hanno passato mesi a leggere ed informarsi? poi tutto si può criticare e scrivere ma bisogna avere la correttezza di studiarlo un po’ prima e a fondo.

La superficialità rovina le cose e nel viaggio può rovinare la meta tanto sognata. 

Tornando al FILO conduttore, questo può essere una rappresentazione artistica (partire da un quadro per conoscere l’artista, il suo modo di pensare, il luogo dove ha vissuto etc..) un’opera letteraria, musicale oppure una figura mitologica, simbolica…una ricetta di cucina che varia a secondo della zona mantenendo però alcuni ingredienti di base uguale. Insomma,avere e cercare il filo conduttore è questione di fantasia e preparazione.

Cosa farsene del filo conduttore?

rappresentarlo nei migliori dei modi; con la fotografia o con gli scritti, insomma, documentarlo.

Questo, a grandi linee, è il mio modo di viaggiare e scoprire, a molti altri potrà sembrare troppo “sofistico” ma questo è il mio modo di essere.

Life’s a Journey!!

 Enrico Guala

 

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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