Imperi dell’Indo – La storia di un fiume (Il libro del mese)

Per la sezione “Il libro del mese” di Life’s a Journey questa volta vi consiglio un bellissimo libro di Alice Albinia, “Imperi dell’Indo – La storia di un fiume” ,edito da Adelphi.

Partiamo dall’autrice, Alice Albinia, classe 1976, londinese, dopo vari e prestigiosi studi si trasferisce a Delhi come giornalista. Da lì il passo è breve e il suo esordio letterario imminente. Questa la missione: attraversare dalla foce alla sorgente, il fiume Indo, il “Fiume dei Fiumi”: talmente importante da dare il nome stesso all’India. Tremila chilometri d’acqua, attraverso svariati paesi e paesaggi, culture, civiltà e persone. Storie millenarie di rivalità e conflitti, militari e religiosi. Tutti svoltisi in prossimità delle rive.

imperi dell'indo

Il libro non e’ solo un diario di viaggio ma il pretesto per scoprire, tappa dopo tappa un mondo con una cultura millenaria e complessa.

Recensione

Imperi dell’Indo” è il resoconto dell’audace viaggio solitario lungo il “Fiume dei Fiumi”, dalla foce alla sorgente, compiuto da Alice Albinia a ventinove anni: più di tremila chilometri attraverso paesi, panorami e popoli osservati con sguardo empatico, in un pellegrinaggio avventuroso fra tribù pashtun e fuoricasta metropolitani, santuari sufi e fondamentalisti islamici, fitto di incontri con memorabili personaggi il cui destino è fatalmente intrecciato a quello del grande fiume. Le sue rive “hanno attratto conquistatori assetati. Qui nacquero alcune delle prime città al mondo; la più antica letteratura sanscrita dell’India ebbe il fiume al suo centro; i santi predicatori dell’Islam peregrinarono lungo il suo corso”. Un itinerario controcorrente e insieme a ritroso nel tempo – dal presente travagliato del Pakistan ai fasti dell’impero britannico, dalle conquiste dei sultani afghani ad Alessandro Magno, dall’epoca dei Veda a quella della misteriosa civiltà di Mohenjodaro -, raccontato con una scrittura lieve e incisiva in un libro che è insieme romanzo di viaggio e indagine storica, trattato di geografia umana e lucida riflessione sul subcontinente indiano di oggi.

Recensione su Internazionale del 10.05.2013 n.999

A quanto pare, l’Indo non è il sereno e immutabile corso d’acqua che ci si immaginerebbe, ma un tormentato specchio dei problemi umani. La sua storia turbolenta, intrecciata a una superlativa narrazione di viaggio, è al centro del libro di Alice Albinia: dalle meraviglie dell’antica città di Mohenjo-daro, sorta 4.500 anni fa, alle amare divisioni di oggi. Albinia è una viaggiatrice determinata e attenta, con una rara capacità di trovare la persona giusta e ascoltare la sua storia. Inizia il suo viaggio a Karachi tra gli intoccabili della casta banghi, che ancora puliscono le fogne della città come se le trombe della libertà e della democrazia, squillate nel 1947 nell’ora dell’indipendenza, non avessero modificato affatto il loro status di paria e il loro lavoro disgustoso. Con loro Albinia apprende i costi umani della partizione dell’India, una linea di confine tracciata in modo folle e arbitrario, senza tener conto delle divisioni sociali, a loro volta riflesso delle differenze topografiche disegnate dall’Indo. Risalendo il fiume in barca incontra gli sheedis, discendenti degli schiavi neri che i primi mercanti musulmani portarono in Asia dall’Africa. Considerati jungli (selvaggi) e jahil (ignoranti) dagli altri pachistani, gli sheedis hanno imparato a vergognarsi delle loro eccezionali origini. Albinia è quasi sul punto di abbandonare l’indagine del loro passato quando incontra l’uomo che ne sa più di tutti, il figlio di “Musaffir” Mohammed Siddiq, che ha steso l’unica testimonianza scritta della storia sheedis. Più a monte s’imbatte nelle tombe dimenticate dei kalhoras, regnanti di Sind del settecento che resistettero al potere emergente della Compagnia delle Indie Orientali. Nei sepolcri alcuni affreschi riproducono le forme di vita di allora: il fiume con i suoi pesci, gli alberi carichi di frutti e di uccelli, gli uomini. Ma nel libro c’è molto altro ancora: un duro viaggio nelle terre pashtun nascosta dentro un burqa, affascinanti divagazioni sulle orme di Alessandro Magno e infine un impervio cammino di montagna per avvicinarsi alla sorgente, nelle alture del Tibet profondo. Il vero grande merito di questo libro meraviglioso è quello di rivelare il ricco e variegato patrimonio del fiume Indo in tutto il suo splendore.

Alice Albinia

Imperi dell’Indo

La storia di un fiume 

Traduzione di Laura Noulian
La collana dei casi
2013, pp. 493
 Adelphi
isbn: 9788845927966

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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