A quanti è capitato? Sei appena atterrato in un paese straniero, il Wi-Fi dell’aeroporto è lentissimo e non hai ancora comprato una SIM locale. Oppure sei nel mezzo di un trekking e la linea 4G è un lontano ricordo. È una sensazione che ogni viaggiatore conosce: il leggero panico di essere “ciechi”, senza una mappa.
Nel mondo iper-connesso di “Life’s a Journey”, una delle nostre più grandi dipendenze in viaggio è diventata la mappa sullo smartphone. Ma cosa succede quando la connessione scompare?
Per fortuna, la tecnologia ci offre soluzioni potenti: le mappe offline. Per anni, i due principali contendenti in questa arena sono stati il colosso Google Maps (con la sua funzione offline) e lo specialista Maps.me.
Entrambi promettono di guidarci senza consumare un singolo byte di dati, ma lo fanno in modi molto diversi. Qual è la migliore? La risposta, come spesso accade, è: dipende.
Analizziamole in questo confronto pratico per capire quale app merita spazio sul tuo telefono prima della prossima partenza.
Google Maps: Il gigante familiare (anche offline)
Tutti abbiamo e usiamo Google Maps. È il re indiscusso della navigazione online. Ma molti non sanno (o si dimenticano) che ha una funzione offline molto utile, anche se con dei limiti.
Come funziona? Non puoi scaricare un’intera nazione. Devi selezionare manualmente delle “aree” (grandi al massimo come una città o una piccola regione) e scaricarle sul telefono prima di perdere la connessione, tramite la funzione “Mappe offline” nel tuo profilo.
Vantaggi (pro) di Google Maps offline
- Ricchezza di Dati: Anche offline, la mappa di Google è incredibilmente dettagliata per quanto riguarda ristoranti, hotel, negozi e spesso anche gli orari di apertura (se scaricati di recente).
- Interfaccia Familiare: Non devi imparare a usare una nuova app. È lo stesso Google Maps che usi ogni giorno.
- Navigazione Auto: La navigazione stradale turn-by-turn (svolta a destra, svolta a sinistra) funziona perfettamente offline ed è la migliore per i road trip.
Svantaggi (contro)
- Non è “Vero” Offline: L’app nasce per essere online. Le mappe vanno scaricate manualmente, area per area, ed è facile dimenticarsene una.
- Le Mappe Scadono: Le aree scaricate “scadono” dopo circa 30 giorni e necessitano di un aggiornamento, altrimenti vengono cancellate.
- Funzionalità Limitate: Offline, non puoi cercare percorsi con mezzi pubblici e la navigazione a piedi è molto basica.
- Pessima per i Sentieri: È inutile. Per il trekking, i sentieri sterrati o le mulattiere, Google Maps offline non vi aiuterà.
Maps.me: Il re dell’off-grid
Maps.me (e la sua “sorella” più recente, Organic Maps) è nata con un solo scopo: essere la migliore app di mappe completamente offline. Si basa sui dati di OpenStreetMap (OSM), un progetto “wiki” in cui sono gli utenti stessi a mappare il mondo.
Come funziona? Apri l’app e scarichi intere nazioni o regioni con un solo tocco. Una volta scaricata la mappa del Vietnam, hai tutto il Vietnam sul telefono, per sempre (o finché non la aggiorni tu).
Vantaggi (pro) di Maps.me
- Veramente Offline: Scarichi l’intero paese e te ne dimentichi. Funziona tutto: ricerca, navigazione, punti di interesse.
- Imbattibile per l’Avventura: Questo è il suo punto di forza. Grazie a OpenStreetMap, Maps.me mappa sentieri di trekking, mulattiere, fontanelle d’acqua, rifugi e punti panoramici che Google Maps non si sogna nemmeno di avere.
- Le Mappe Non Scadono: Una volta scaricate, restano sul telefono finché non decidi tu di aggiornarle.
- Leggera e Veloce: Le mappe sono ottimizzate e occupano relativamente poco spazio.
Svantaggi (contro)
- Meno Affidabile in Città: I dati su negozi, ristoranti e orari di apertura non sono accurati o aggiornati come quelli di Google. A volte la ricerca è un po’ più macchinosa.
- Navigazione Auto: Funziona bene, ma l’algoritmo di Google Maps per il traffico e la scelta delle strade principali è generalmente superiore.
L’Eccezione che salva il viaggio: Mappe offline in Cina
La sfida Google Maps vs Maps.me vale per il 99% del mondo. Ma poi c’è la Cina.
In Cina, l’ecosistema digitale è un mondo a parte. Google è bloccato e i suoi servizi (incluso Maps) funzionano male o per nulla, anche se avete una VPN. Maps.me, basandosi su OpenStreetMap, è spesso poco dettagliato e impreciso.
Per muoversi in Cina la soluzione è solo una: affidarsi alle app locali.
Durante il mio recente viaggio in Cina ho utilizzato Amap (AutoNavi) ed è stata una rivelazione. È l’equivalente cinese di Google Maps, incredibilmente dettagliata, precisa e aggiornata. Certo, l’interfaccia è quasi interamente in cinese, ma per la navigazione pura e per mostrare gli indirizzi ai tassisti è semplicemente imbattibile e indispensabile. (Un’altra alternativa popolare è Baidu Maps).
Questo ci insegna una lezione importante: prima di partire per destinazioni con forti restrizioni digitali (come Cina, Russia) o ecosistemi molto sviluppati (come la Corea del Sud, con Naver Maps), è fondamentale informarsi su quali siano le app di navigazione locali.
Il verdetto: quale App usare? La mia strategia da viaggiatore
Dopo anni di viaggi, sono giunto a una conclusione: non si tratta di scegliere l’una O l’altra. Si tratta di usarle entrambe per scopi diversi (e di aggiungere app locali quando serve).
La mia strategia “Life’s a Journey” è questa:
- Google Maps è il mio “Navigatore da Città e Auto”: Prima di partire per un road trip (es. negli USA) o per un weekend in una capitale europea, scarico le aree offline. Lo uso per trovare il ristorante la sera, per navigare dall’aeroporto all’hotel e per gli spostamenti in auto.
- Maps.me (o Organic Maps) è il mio “Esploratore Off-Grid”: È l’app che mi salva la vita. Prima di partire per il Sud-est asiatico, il Sud America o per un trekking sulle Alpi, scarico tutta la nazione. Lo uso per trovare il sentiero giusto, per orientarmi nei vicoli di un mercato o per trovare quella cascata nascosta.
- App Locali (es. Amap) sono il “Kit di Sopravvivenza”: Per destinazioni come la Cina, installo l’app locale di riferimento prima di partire.
Non esiste un vincitore assoluto. Google Maps ha vinto la battaglia della navigazione online e della ricchezza di dati commerciali. Ma Maps.me resta il re indiscusso del vero viaggio offline, quello avventuroso, quello dove la connessione non è un’opzione.
La vera mossa da viaggiatore consapevole? Avere entrambe le app sul telefono. Scarica le mappe di Google per la comodità urbana, scarica tutto il paese su Maps.me per la libertà totale e informati se ti serve un’app locale specifica.
Essere preparati è la base per godersi il viaggio. E avere la mappa giusta, anche senza internet, è il primo passo per non smettere mai di esplorare.
Buon viaggio (offline),
enjoy
(P.S. Un’alternativa da tenere d’occhio: Organic Maps. È una “costola” di Maps.me, creata dagli stessi fondatori, ma è completamente gratuita, senza pubblicità e con un focus maggiore sulla privacy. Se parti da zero, forse è anche meglio di Maps.me!)
