Festival (Chham) Buddhisti in Ladakh

I Festival 

Tra i maggiori eventi sociali e culturali del Ladakh, i festival tenuti nei monasteri buddisti costituiscono la parte più importante delle tradizioni della regione.

I festival vengono tenuti per celebrare il momento della fondazione del monastero o la ricorrenza della nascita del santo patrono, del fondatore stesso del monastero o del fondatore dell’ordine monastico a cui appartiene il monastero.

Migliaia di persone giungono per partecipare alla ricorrenza e trasformano l’evento in un carnevale di colori e un momento fondamentale per incontrare la popolazione contadina dei villaggi che orbitano attorno al monastero. Per i locali la partecipazione al festival ha un significato sia sociale che religioso: dal punto di vista sociale è l’occasione di incontro tra tutti gli abitanti della vallata, mentre dal punto di vista religioso, i più devoti sperano in un guadagno spirituale.

Il fulcro della manifestazione sono le danze mistiche Chham dam; si tratta di vere e proprie commedie sacre messe in atto dai Lama accompagnate da musiche tradizionali religiose orchestrate dal gruppo musicale del monastero. Queste danze rappresentano la sconfitta dei demoni del male da parte dei demoni del bene, celebrano rituali di ringraziamento alle divinità tutelari del monastero e ai guardiani della fede. Le stesse figure grottesche che adornano le pareti delle stanze dei monasteri (rappresentate con affreschi, statue e pitture su tela e gesso  i tanka -) vengono indossate dai Lama addetti alla rappresentazione, assieme a coloratissimi abiti in tessuti broccati; la musica e i tamburi ritmano le danze dei monaci che maneggiando spade e strumenti simbolici narrano gli eventi che diedero luce alla nascita del Buddismo Tibetano.

Le forze del bene rappresentano solitamente le immagini del Budda e del Bodhisattva oltre alle locali divinità guardiane  Padmasambhava, il fondatore del Buddismo Tibetano mantenne molte delle figure preesistenti per facilitare l’integrazione della nuova corrente religiosa con le tradizioni precedenti; in questo modo il panteon delle divinità di questi monasteri divenne tra i più ricchi, colorati e complicati tra tutte le religioni esistenti.

Il festival generalmente dura due giorni, durante il primo si celebrano con speciali mantra (canti tibetani religiosi) le divinità protettrici del monastero (Yi dam) nella cerimonia chiamata Ser-kyem, mentre nella seconda giornata si personificano tutte le altre divinità e demoni nella cerimonia chiamata Stor-ma. Durante il festival viene esposto sulla parte frontale del monastero, all’interno del cortile, un maestoso tanka (dipinto su tela e/o gesso) che raffigura il fondatore del monastero circondato dalle principali divinità.

Le cerimonie si svolgono nel cortile del monastero e sono scandite dal Lama Rimpoche, il monaco principale. Il Lama Rimpoche occupa un trono ben evidenziato ed è affiancato dagli altri lama anziani, con una precisa sequenza di importanza decrescente man mano che ci si allontana dal Rimpoche. Solitamente questa parata di lama si trova sotto il portico posto su un lato del cortile, di fronte al monastero. (M.Montecroci per Kailas.it)

Vi lascio con alcune fotografie del Festival di Lamayuru – Ladakh

Il calendario di tutte le date dei Festival li trovate in questo mio articolo: DATE dei Festival fino al 2020

 

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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