BHUTAN..il regno della felicità

In questo post voglio darvi alcune notizie su uno stato confinante con l’India..il Bhutan;per visitarlo ci vogliono dei permessi speciali,bisogna farsi accompagnare da un’agenzia del posto e pagare parecchi dollari al giorno quale tassa di soggiorno..ad oggi il costo di questo permesso è  di ciorca 150$…a parte questo il Bhutan è senz’altro un paese molto interessante ed affascinante..

Storicamente era chiamato Lho Mon ora è il Bhutan anche se l’origine di questo termine non è noto.

Forse Bhutan deriva dal sanscrito Bhota-ant (la fine del Bhot – dove Bhot è uno dei vari nomi del Tibet, e difatti il Bhutan rappresenta una delle porzioni meridionali della catena montuosa) o dal sanscrito Bhu-uttan (~ alte terre).La gente chiama sé stessa Drukpa e chiama la propria patria Druk Yul, che significa “terra del drago” oppure Druk Tsendhen, “terra del drago del tuono”, dal momento che la tradizione vuole che il tuono sia il ruggito dei draghi cinesi, la creatura che decora la bandiera nazionale.

Il Bhutan è uno stato senza sbocco al mare situato alle pendici meridionali della parte orientale della catena dell’Himalaya, il regno è racchiuso fra due importanti civiltà asiatiche, il Tibet a nord e gli Stati indiani dell’Assam, di Arunachal Pradesh, del Sikkim e del Bengala Occidentale ad est, ovest e sud.

Ci sono tre gruppi etnici principali. Il gruppo Sharchop vive soprattutto nella parte orientale e il gruppo Ngalop del Bhutan occidentale è composto da discendenti delle popolazioni tibetane che immigrarono nel V secolo. Le popolazioni di origine nepalese, chiamate Lotshampa, si stabilirono nella parte meridionale verso la fine del XIX secolo.Le divisioni etniche stanno progressivamente scomparendo a causa dell’aumento dei matrimoni interetnici e delle migrazioni.

Religione

La scuola Drukpa (uno dei gruppi in seno alla scuola Kagyu del Buddhismo tibetano e facente parte del Buddhismo Mahayana) è la religione di stato.

Il Bhutan è l’unico paese a professare come religione ufficiale la forma del buddhismo detta Mahayana. Il buddhismo ha giocato un ruolo fondamentale nella storia e nello sviluppo delle strutture sociali; tuttora riveste un importante ruolo sia per il grande peso del clero all’interno della società (fino a pochi decenni fa monopolista di fatto della cultura, in quanto unicamente nei monasteri era possibile ricevere l’istruzione) sia per l’importanza assegnata ai valori religiosi anche nell’azione politica.

Architettura

Gli dzong, edifici simili ai castelli, con le mura digradanti, con le linee classiche, gli ampi cortili e le meravigliose sale sono fra gli esempi più belli dell’architettura bhutanese. Gli dzong ospitano grandi monasteri e sono collocati in posizioni dominanti in cima alle colline o alla confluenza di fiumi. Essi sono anche il centro amministrativo dei distretti di appartenenza. Gli edifici più comuni sono i “chorten” o “stupa”, piccoli templi costruiti per ospitare reliquie sacre.

(da wiki)

Perchè regno della felicità? Se si valuta il Pil nazionale, il Bhutan è uno dei più poveri del mondo…ma in questo paese non si valuta il PIL ma il FIL..ovvero Felicità Interna Lorda ovvero si misura la crescita spirituale perché, come sostengono gli economisti del luogo, solo da quella può nascere anche il benessere materiale.

Quando si è lì, l’impressione è che nessuno patisce la fame, non si incontrano mendicanti né indigenti, la criminalità è pressoché assente e la gente sembra stare bene. Sarà merito della spiritualità e del misticismo religioso che sono valori radicati, profondi. Al punto che i programmi di sviluppo puntano ad aumentare la felicità delle persone piuttosto che la loro ricchezza (qui nessuno, per legge, può possedere più di 20 ettari di terreno).

Più di ogni altra cosa, rispettano le tradizioni. E rifiutano le contaminazioni. Tant’è che fino agli anni Settanta, questo piccolo regno montuoso nella catena dell’Himalaya era una delle nazioni più isolate e inaccessibili del pianeta, fermo a un Medioevo feudale: non possedeva moneta, telefoni, scuole, ospedali, poste, alberghi, televisione; non c’erano strade né aeroporti, per entrate occorreva un invito personale del re. Finché un giovane sovrano colto e illuminato nel giro di qualche decennio diede la svolta storica: oggi il 90 % della popolazione ha accesso gratuito alla sanità, il 78% all’acqua potabile, l’88% alla rete fognaria, tutti risultati da primato in Asia.

La foto che vedete è del Monstero di Taktsang..forse il più famoso di tutto il Bhutan.E’ anche chiamato “Nido della Tigre” (tiger nest) perché la leggenda narra che nell’ottavo secolo Padmasambava, vi volò a cavallo di una tigre. Qui iniziò la sua meditazione e iniziò la predicazione del buddhismo in Bhutan. Maestosa e impressionante costruzione su un precipizio di circa 700 metri;completato nel 1692, si dice sia stato costruito sfruttanto tredici caverne nelle quali si ritiene sia vissuto il più grande patriarca buddhista del Bhutan,Padmasambhava.

 

 

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.