Pianeta India – da Limes n.6

In questo post voglio parlarvi di un’altra interessante lettura inerente una rivista mensile che si occupa dei grandi temi di attualità internazionale:  “Limes” (dal latino confine), si basa sull’incrocio di competenze e approcci diversi. Ad essa collaborano studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi…) e decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager…).La rivista, nata come bimestrale, è diventata,dal 2013,mensile.

Questa rivista italiana di Geopolitica, diretta da L.Caracciolo, alcuni anni fa dedicò il numero 6 del 31 dicembre 2009 all’India con il titolo “Pianeta India“.pianeta india limes

Un numero molto interessante con articoli firmati da autorevoli e profondi conoscitori del “mondo india”,italiani e stranieri; anche se di alcuni anni fa moltissimi temi sono ancora attuali ed è per questo che ve ne consiglio la lettura.

Il numero si apre con l’editoriale del direttore Lucio Caracciolo, Il gigante buono, gli articoli della giornalista Francesca Marino, profonda conoscitrice del paese, Esiste l’India? e Il Gujarat è questione di Modi, l’articolo di Marco Restelli Se dici cinema dici India, quello di Beniamino Natale La fine di Cindia: venti di guerra sul confine indo-cinese e di Raimondo Bultrini, Dove rinascerà il Dalai Lama?  Molto interessante anche l’articolo di Enrica Garzilli (la conosciamo per i bellissimi libri su Tucci) Gandhi dynasty, sulla famiglia che ha generato tre primi ministri (Jawaharlal Nehru, Indira e Rajiv Gandhi), e che ha più influenzato la politica non solo dell’India, ma del mondo.

E poi ancora gli articoli sull’India e l’Oceano Indiano, sul Kashmir, sul Pakistan, sull’Afghanistan, sulla Corea, sulla Bosnia e sulla politica di Barack Obama in Asia di Meghnad Desai, K. P. S. Gill, Ajai Sahni, Kanchan Lakshman, Daniela Bezzi, Bhikhu Parekh, Chitvan Gill, Luca Muscarà, S. D. Muni, Paola Tavella, Alberto Bracci Testasecca, Parag Khanna, P. R. Chari, Ezio Ferrante, Vijay Prashad, Nirupama Subramanian e Pervez Hoodbhoy, Ayesha Siddiqa e B. Raman, Praveen Swami, John C. Hulsman, Matteo Tacconi, Marco Ansaldo, Raymond Barre.

Questo è il sommario completo della rivista:

Il gigante buono

L’editoriale di Limes 6/2009 Pianeta India. (di L.Caracciolo)

ESISTE L’INDIA?

Quasi nulla accomuna il miliardo e duecento milioni di indiani: né la lingua, né la religione, né l’etnia, né le condizioni socio-economiche. Eppure l’identità nazionale esiste e si propone come modello di convivenza. Una lezione per l’Occidente. (di Francesca Marino)

UN PAESE DI SUCCESSO CHE RESTA MOLTO POVERO

Le riforme economiche degli ultimi vent’anni hanno prodotto tassi di crescita invidiabili, persino in piena recessione globale. Ma centinaia di milioni di indiani sopravvivono ancora con uno o due dollari al giorno. La stabilità politica e la questione delle caste. (di Meghnad DESAI)

GANDHI DINASTY

Una grande famiglia per la più grande democrazia del mondo, dove le cariche si tramandano per via parentale. Dal padre del primo capo del governo indiano fino al figlio di Sonia, una storia di potere, influenza e nepotismo. (di Enrica GARZILLI)

LA RESISTIBILE ASCESA DEI MAOISTI NEL BENGALA OCCIDENTALE

Le tappe storiche del movimento naxalita in uno degli Stati più poveri e martoriati della Federazione Indiana. Auge e declino dei ‘nemici’ marxisti. La debole risposta dello Stato. Chi vincerà le prossime elezioni? (di K.P.S. GILL)

IL CANCRO MAOISTA SI BATTE CON PIÙ STATO

La guerriglia naxalita guadagna terreno nelle immense campagne dell’India, escluse dalla modernizzazione. L’ideologia non c’entra niente: a spingere i contadini alla rivolta è la miseria. E decenni di politica corrotta e incompetente. (di Ajai SAHNI)

IL PAKISTAN RESTA UNO STATO CANAGLIA

Malgrado le pressioni americane e i successi dell’intelligence indiana, Islamabad continua a sostenere il terrorismo jihadista. La strage di Mumbai dimostra che, ormai, la minaccia va ben oltre il Kashmir. La mappa del rischio. Le risposte di Delhi. (di Kanchan LAKSHMAN)

CORRIDOIO ROSSO

Viaggio nel Jharkhand tribale, epicentro di un territorio ingovernabile conteso da etnie, movimenti ribelli, grandi industrie a caccia di materie prime. L’efficienza dei maoisti. Una campagna elettorale tra miseria, corruzione e India Shining.(di Daniela BEZZI)

IL GUJARAT È QUESTIONE DI MODI

Lo Stato dell’India occidentale è nelle mani del primo ministro Narendra Modi. Implicato nei massacri del 2002, deve la sua forza al rigore morale e alle capacità amministrative. Strumenti che presto potrebbero portarlo alla guida del paese.(di Francesca Marino)

IL DOLORE DI GANDHI SE TORNASSE IN INDIA

Lo Stato per il quale il Mahatma si era battuto e che aveva tanto amato oggi calpesta i princìpi del maestro. Corruzione, povertà, indifferenza e ignoranza rispecchiano il fallimento del progetto originario. Le basi del risorgimento gandhiano. (di Bhikhu PAREKH)

TUTTE LE STRADE PORTANO A DELHI

Città dalle mille anime, la capitale dell’India è un concentrato di stranezze e contraddizioni. Nella sua storia tragica e grandiosa è racchiusa l’essenza di una nazione in bilico fra passato e futuro. Che non ha paura del mondo. Ma ha imparato a temere se stessa.(di Chitvan GILL)

SLUMS E GLOBALIZZAZIONE

In India fioriscono le megalopoli, dove si concentrano in modo stridente le contraddizioni fra le punte ipermoderne dell’industria e la miseria delle baracche. Trecentodieci milioni di anime in cinquemila città: l’urbanizzazione indiana procede senza sosta. (di Luca MUSCARÀ)

LA DIASPORA INDIANA: UNA RISORSA STRATEGICA EMERGENTE

Dai servi per debiti ai grandi manager, l’India ha esportato nel mondo le sue due facce. Dopo esser stati mal considerati, oggi gli emigrati sono premiati con alte onorificenze. I casi della Birmania, dell’Africa Orientale, del Golfo e delle Figi. Le rimesse e il Kerala.(di S.D. MUNI)

SE DICI CINEMA DICI INDIA

L’industria della cellulosa di Delhi ha saputo negli anni superare i confini nazionali e imporsi nel mondo. Grazie al Middle Cinema, sintesi perfetta tra le pellicole di Bollywood e i film d’autore, e alle cifre d’incasso. Ma l’Italia non se ne è accorta.(di Marco RESTELLI)

NEHRU E I MOUNTBATTEN AMORE, SESSO E GEOPOLITICA

La relazione fra il primo leader indiano e la moglie dell’ultimo viceré britannico sarà al centro di un film che già scatena polemiche internazionali. Un rapporto speciale che favorì l’India nella partizione del Punjab. (di Paola TAVELLA)

Il viaggio freak nell’India del velo di Maya

di Alberto BRACCI TESTASECCA

Il futuro dell’India è tra i grandi del mondo

Conversazione con Parag KHANNA, direttore della Global Governance Initiative e Senior Research Fellow presso l’American Strategy Program della New America Foundation di Washington, a cura di Fabrizio MARONTA.

LA FINE DI CINDIA VENTI DI GUERRA SUL CONFINE INDO-CINESE

Negli ultimi mesi sono riesplose le dispute geopolitiche e le antiche rivalità fra Delhi e Pechino. La ricognizione di una frontiera mai definita evidenzia i rischi di un nuovo conflitto fra le due potenze nucleari. Il caso Tibet e la questione dell’Arunachal Pradesh. (di Beniamino NATALE)

A CHE SERVE LA BOMBA

Messi da parte i princìpi gandhiani e considerata la minaccia della coppia Cina-Pakistan, dagli anni Sessanta Delhi ha lavorato al nucleare militare. Il ruolo decisivo di Indira Gandhi. Le ambigue concezioni strategiche delle Forze armate indiane. (di P.R. CHARI)

OCEANO NOSTRO

Delhi considera l’Indiano come un vastissimo mare nostrum e sta attrezzando la sua Marina per sostenere tale ambizione. I porti strategici e la produzione in proprio di portaerei. Fantastrategie antiamericane. (di Ezio FERRANTE)

TUTTA COLPA DEI BRITANNICI SE CI SCANNIAMO PER LE FRONTIERE

Le linee tracciate frettolosamente da Londra in Asia meridionale, in specie fra India e Pakistan, sono all’origine dei contenziosi frontalieri nella regione. Conflitti spesso illogici, ma che alimentano potentiwarfare States. La disputa sino-indiana.(di Vijay PRASHAD)

DOVE RINASCERÀ IL DALAI LAMA?

Il caso del monastero di Tawang, nell’estremo Nord dell’India, dove potrebbe reincarnarsi la guida spirituale tibetana. Un altro motivo di tensione nei rapporti fra Pechino e Delhi. Se l’Oceano di Saggezza si sdoppia.(di Raimondo BULTRINI)

GEMELLI DIVERSI

DOPO GLI ATTENTATI DI MUMBAI L’INDIA si interroga su quale atteggiamento tenere con il suo turbolento vicino. Spente le luci di una possibile distensione, prevale la prudenza. Meglio un Pakistan democratico ma instabile o la relativa affidabilità dell’esercito? Un’opinione indiana e una pakistana a confronto. (di Nirupama SUBRAMANIAN)

AFGHANISTAN, TRIANGOLO A DUE LATI

SOLO IL CONCORSO DI TUTTI GLI ATTORI regionali potrebbe, forse, stabilizzare il baricentro degli equilibri centrasiatici do-po il ritiro definitivo delle truppe Usa. Ma le geometrie immaginate a Islamabad e Delhi, sorrette da paure e ambizioni contrapposte, si elidono l’una con l’altra. Un analista pakistano e uno indiano ci spiegano i rispettivi perché.(di Ayesha SIDDIQA)

CHI TOCCA IL KASHMIR MUORE

L’assassinio di Fazal Haq Qureshi, leader dei musulmani kashmiri favorevoli al dialogo con Delhi, riapre lo scontro nella regione contesa fra India e Pakistan. Dalla partizione ad oggi, la tormentata storia del conflitto indica che la pace è ancora lontana.(di Praveen SWAMI)

NO, HE CAN’T

Dalla disputa israelo-palestinese all’Afghanistan e all’Iran, per il presidente Usa la forbice tra aspettative e risultati si è pericolosamente allargata. Gli eccessi retorici e le aporie strategiche del miglior leader di cui l’America disponga. Qualche suggerimento per far meglio.(di John C. Hulsman)

Per acquistare online la rivista il link è:

http://www.limesonline.com/sommari-rivista/pianeta-india

Buona lettura!

limes

 

@genrico@

Vagabondo per natura, cittadino del mondo,appassionato di viaggi,reportage,fotografia, cultura asiatica e tibetana. Pagina ufficiale pubblica su facebook: https://www.facebook.com/lavitaeunviaggio

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